Efficace sinergia per la potatura di via Laudamo. Fiorino: <<Il “Vittorio” luogo aperto da vivere oltre gli spettacoli>>
Il Teatro rivede… la luce. Non perché abbia risolto tutte le proprie grane istituzionali, ma nel senso letterale. Nei giorni scorsi, infatti, si è svolta finalmente la potatura degli alberi che ornano la via Laudamo, le cui fronde da tempo oscuravano la strada, adagiandosi a tratti sui palazzi adiacenti. Un’azione promossa proprio dall’Ente Teatro, che ha visto far “squadra”, coordinati dall’ufficio di presidenza dell’ente, vari soggetti istituzionali. Soggetti che il presidente del “Vittorio Emanuele”, Luciano Fiorino, ha voluto ringraziare: dall’Ufficio per il Territorio di Messina, che ha fornito personale e attrezzi, alla Città Metropolitana, che ha fornito il cestello elevatore, dalla Messinambiente, che ha messo a disposizione lo scarrabile per il trasporto delle ramaglie, al Comune, per le autorizzazioni e il monitoraggio dei lavori.
<<Gli interventi – spiega Fiorino – rientrano nella visione più globale, già presentata lo scorso autunno, di Open Theatre, il concerto di azioni che intendono rendere il Teatro Vittorio Emanuele un luogo aperto da vivere oltre le rappresentazioni sui palchi . In quest’ottica saranno avviati nei prossimi mesi i servizi di hot-spot gratuito per gli avventori, di visite guidate animate per scuole e turisti (come già sperimentato con successo), di bookshop e ristorazione con performance dal vivo. In particolare la caffetteria troverà sbocco anche sulla via Laudamo e, anche in tal senso, – aggiunge Fiorino – abbiamo già formulato una richiesta di ripristino della chiusura veicolare affinché la strada possa ospitare eventi ed essere vissuta quotidianamente dai cittadini. Un microcircuito economico e di promozione turistico-culturale che messo a sistema si autoalimenterà>>.
Sempre l’Ente Teatro si sta rendendo promotore anche dell’adozione, da parte di privati, delle aiuole antistanti la Sala Laudamo, nel Corso Cavour.
01032018-Gazzetta-0103_GDS-24-Messina-MessinaFONTE