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Io e la radio siamo come due calamite in grado di riconoscere le proprie polarità malgrado le distanze, a volte imposte dalle vicissitudini di una vita. 

Ora, com’era prevedibile, ci ritroviamo di nuovo l’uno dentro l’altra, in modo molto naturale. Siamo tornati a “giocare” insieme, dopo l’ultima esaltante esperienza di RadioStreet Messina e sono strafelice…

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Il mio mandato da consigliere della Fondazione @teatromassimo di Palermo è giunto al termine.

Non è stata soltanto un’esperienza professionale, ma anche un viaggio interiore, un incontro con tante anime belle della cultura. Sono entrato cinque anni fa in questa storica e internazionale istituzione da messinese, il primo nella sua lunga storia a ricoprire questo ruolo, e Palermo, con il suo fascino barocco e la sua eterna complessità, mi ha accolto come un fratello. Stessa accoglienza che ho ritrovato anche come membro del comitato scientifico della @fondazionesantelia.

Il Teatro Massimo non è solo un tempio culturale con una complessa macchina amministrativa e artistica, ma un organismo vivo, pulsante, che riflette il carattere della Sicilia stessa: forte, resiliente, fiera. Ho avuto il privilegio di essere stato parte di una comunità dalle straordinarie capacità e di dare il mio piccolo contributo; di esserne parte anche nei momenti critici e a volte drammatici, motivati dalla stessa epigrafe che campeggia sulla facciata del Massimo: “L’arte rinnova i popoli e ne rivela la vita. Vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l’avvenire“.

Ora, con la fine di questo capitolo, mi preparo a nuovi e stimolanti impegni, ma con la consapevolezza di aver lasciato un pezzo di me in quel teatro. 

Con riconoscenza,
Luciano Fiorino
Il Teatro Massimo di Palermo è sul podio dei teatri più importanti al mondo.

La classifica, stilata su un campione di 100 mila utenti votanti dalla piattaforma internazionale Travel 365, su una selezione di 50 teatri sparsi per il mondo, vede il Teatro Massimo di Palermo al terzo posto tra i teatri più belli e importanti dopo il Teatro Colon di Buenos Aires e il Teatro Alla Scala di Milano.
Gentile pubblico, i lavoratori della Fondazione Teatro Massimo di Palermo si uniscono ai colleghi delle altre fondazioni lirico sinfoniche per chiedere a gran voce l’immediato cessate il fuoco in tutti i teatri di guerra che stanno infiammando il mondo e in particolar modo l’Europa orientale
ed il Medio Oriente. Come spesso accade, a farne le spese è la popolazione civile, lasciata morire di stenti, senza acqua, cibo e cure sanitarie, se non deliberatamente presa di mira da governi ed eserciti senza scrupoli. A tutto ciò si aggiunge un assordante silenzio da parte della comunità internazionale che non riesce a far sentire una voce unitaria e autorevole per arrivare ad una soluzione diplomatica di pace, lasciando così spazio alla corsa agli armamenti per alimentare un massacro senza tine.
Nel 2023, infatti, un recente studio di Mediobanca segnala che la spesa globale per la “difesa” ha raggiunto il massimo storico di 2.443 miliardi di dollari con un incremento dell’8,2% nel primo trimestre del 2024. Significa che nel mondo si spendono circa 7 miliardi di dollari al giorno in armi, l’equivalente di 16 anni di finanziamento pubblico dedicato all’opera lirica, il cui canto è stato recentemente nominato Patrimonio Immateriale dell’Unesco. Mettere in correlazione armi e cultura non e una forzatura retorica. Purtroppo per finanziare le spese militari spesso si taglia su sanità pubblica, servizi sociali, trasporti, istruzione, e soprattutto cultura appunto...il vero antidoto ai
conflitti, di qualunque natura. Ma se la comunità internazionale e le testate d’informazione tacciono o sostengono l’escalation militare (tranne importanti e lodevoli eccezioni) l’opinione pubblica può e deve far sentire il proprio dissenso su ciò che accade in Ucraina, in Palestina e in tutti quei luoghi ove ogni giorno centinaia di essere umani perdono la vita per la follia di pochi. Le maestranze della Fondazione, pertanto, ispirandosi all’articolo 11 della Costituzione Italiana, condannano e ripudiano fermamente la guerra come strumento di offesa e dedicano lo spettacolo odierno a tutti coloro i quali hanno perso la vita in questi conflitti.
…
È partito da Palermo, ha fatto il giro di mezzo mondo e ieri sera è rientrato a casa, al @teatromassimo 

Il #Rigoletto di Verdi, firmato da @johnturturro_officialpage e prodotto insieme al Regio di Torino, all’Opéra Royal de Wallonie-Liège e alla Shaanxi Opera House, rimarrà in scena sino al 28. 

O se preferite lo trovate anche su @raiplay_official
Si chiude il 2023 anche per il @teatromassimo di Palermo. Un anno ricco di soddisfazioni in cui il grande valore artistico espresso è stato accompagnato da risultati economici oltremodo lusinghieri (cosa non scontata nel settore della cultura). 

60 produzioni per 341 spettacoli con 130 mila presenze totali (3.480.000 euro). 

Ma soprattutto 196 mila visite guidate (1.690.000 euro), un segmento dell’offerta in cui credo tanto da sempre, già dalla mia presidenza al @teatrovittorioemanuele di Messina. 

Buon 2024 a tutti noi! 👏🥳
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